sunavia logo

Dal diario di Carlo.
Venerdì 25 Aprile 2008, alle ore 09:00 si parte dal cimitero di Suna alla volta di Barcellona: un camper che fa da supporto guidato da Mauro, quattro ciclisti: Ciccio (il Capitano), Carlo, Luca e Paolo. Sono otto le tappe da fare e bisogna mettere nelle gambe circa 1.150 km.
Doveva esserci anche Gino, ma per inderogabili impegni non ha potuto godere di questa fantastica avventura e già ci manca. Dopo i saluti dei familiari, si parte.

 
primera

1ª tappa: Suna-Ivrea
114,6 km a una media di 26,9 km/h. Somma del dislivello 510 m.
Una sosta a Borgomanero per il caffè, pranzo a Buronzo. Accoglienza fantastica, ottima sistemazione camper. Tavolino in veranda, tovaglietta e panoramica quanto apprezzata vista sul cimitero. In tavola il mitico pesto di Mauro e il grignolino di Paolo. Pedalando, pedalando con vista sulla corona morenica della Serra, arriviamo a Ivrea alle 15:00.
Antica colonia romana chiamata Eporedia, così ci disse babbo Rolando che accogliendoci con grande giogia si mise a nostra disposizione come cicerone.
Ci caricò sulla sia Alfa un po' datata ma perfettamente funzionale, così come ci confermò il Capitano, nonché pluridecorato meccanico Alfa Romeo, estraendo il capo dal cofano della vettura.
Babbo Rolando, già spilla d'oro Olivetti, sfrecciando per le vie cittadine, ci mostra con celato orgoglio ciò che aveva creato Camillo Olivetti.
L'antica fabbrica in mattoni rossi; il monumento dedicato al fondatore costruito con i tasti della macchima per scrivere; il cinema - auditorium a forma di macchina con relativo carrello. Uffici e alloggi per dipendenti. Lasciamo ora il gioiello della meccanica e ci incamminiamo lungo la Dora Baltea, verso il centro. Il grande momento è vicino, saremo testimoni dell'incontro ufficiale di babbo Rolando con la signorina Nicoletta, fidanzata del di lui figliuolo. Grande emozione: ho ancora la pelle d'oca.
Per la serata l'alfa punta la celebre calandra verso la Val Chiusella. Una sosta a casa di Paola, la sorellina. Conosciamo il marito Gianmario (atleta-scialpinista) e i nipotini Anna e Matteo. Poi via verso la trattoria El Fornel. Vedi menu: salame e butto fresco. Toma fresco con olio di noci. Tartara ai carciofi. Flan alla erbette. Taglatelle integrali allo speck louvertin e borragine. Crema di asparagi e acciughe. Fritto misto alla valchiusellese. Bonnet. Creme brulèe al caffè.
Sicuramente le calorie bruciate in sella sono state inferiori a quelle ingerite in sedia. Un grazie alla famiglia Negri ma in particolar a babbo Rolando che ci ha ospitato e coccolato fino alla mattina della partenza preparandoci una buona colazione. C'era anche la Nutella.

Alle borracce ha pensato Paolo

Levataccia anche per Lillo, grande appassionato di ciclismo e colazioni

Nico, già miss bocce di Soriso, spiega a Carlo come si indossa la fascia

e l'allievo supera la maestra

Lillo dà a Paolo la vignetta svizzera, solo che non ci passiamo

Il gruppo affranto ricorda il grande assente

Buronzo, piazzale del cimitero. È un po' un destino

Mauro mostra di che pasta è fatto e ci prepara la pasta al pesto

e ci convince

Fascino consapevole

Ivrea, l'hotel a forma di macchina per scrivere

Sight-seeing

Ivrea, il piffero che mangia i fasôi gras dello storico carnevale

Teano

volersi bene

La cosa più buona del mondo

2ue
 
segon

Ivrea-Cuneo
149,9 km. media 25,8 km/h. Dislivello 670m.
Sosta a Chivasso, pranzo a Caramaglia Piemonte, arrivo a cuneo 17:00.
Dal diario di Carlo.
Si passa per Chiasso, Moncalieri con vista sulla collina di Superga. Si pedala lungo il Po con lo sguardo rivolto alla Mole Antonelliana. È un pedalare paicevole che ricorda la rive gauche di parigina memoria. Fuori Torino una dritta strada separa il giallo intenso dei campi. Percorso bello e persuasivo. Mauro ci ha preparato una pasta al tonno e una torta di mele sublime. Il tutto accompagnato con del Morellino di Scansano e del Pelaverga di Verduno. Stanchi ma rincuorati da Mauro si riparte alla volta di Cuneo. Pernottamento all'hotel Royal Superga con bici in camera. Cena alla trattoria Zuavo. Risotto con fegatini - Confit di anatra (poco cotta).

La Margaroli di Cuneo

Come a casa: la bici in camera

Mauro, ebbro dei complimenti ricevuti a pranzo, chiama collega chiunque indossi un grembiule

Capitano sulla piazza che l'ha visto tante volte protegonista della Cuneo-Cuneo

3re
 
tercer

Cuneo-Antibes: 151 km, media 20,8km/h. Dislivello 2.050m.
Cima Coppi e traforo Col di Tenda (il passo era impraticabile): Col de Braus.
Sosta a Limone Piemonte, pranzo a Sospel, arrivo ad Antibes 18:30.

Tappa mangia e bevi. Serpentone stradale con discesone per arrivare a Sospel passando da Olivetta San Michele per poi risalire. Paolo affina la tecnica della salita a zig zag su una interminabile e tortuosa stradina circondata da pini marittimi, imprecazioni, ulivi e un intenso profumo di elicriso.
Menù del giorno: aglio, olio e peperoncino con piatto a sorpresa (salame di trota). Arrivo ad Antibes con sistemazione in buon albergo nell'angiporto. Ristorante Transat in banchina. Grigliata di pesce e spettacolo di prestidigitazione al tavolo accanto.

Prime rampe, prime nevi: foschi presentimenti

Infatti il colle ci respinge e tocca imbucarci nel traforo farcendo il camper

Il capitano comunque non perde il buon umore e nemmeno la posizione da bici

Discesona italiana pagata immediatamente con un'altra salita

Dopo il breve sconfinamento in patria si rientra in Francia

Carlo rimugina sulla storia della partenza della Cuneo-Cuneo: la risposta del Capitano non l'ha convinto del tutto

Paolo affina la tecnica della risalita a zig-zag, su per un'interminabile e tortuosa striscia d'asfalto tra pini marittimi, imprecazioni, ulivi e un intenso profumo di elicriso

Joie de vivre

Cima Coppi B

allez allez

La belle vie

4ttro
 
quart

Antibes- Saint Maximin
132 km. media 23,9 km/h. Dislivello 1'200m.
Sosta a Notre Dame de Gerusalem, pranzo a Le Luc, arrivo a Saint Maximin 17:00.
Dal diario di Carlo.
Et voilà il mare e il cinema: sfiliamo tra gli applausi alla croisette e al palais du cinema de Cannes.
Lungomare caotico, bella gente, signore che si rifanno il trucco in macchina bloccando il traffico e......
Un altro brindi a Nico e Paola (è tutto il giorno che qualcuno ci invita a brindare).
Ancora mangia e bevi per arrivare a Frejus.
Nota: Paolo rovina a terra da fermo, pare in concorso di colpa con le pedivelle, per protesta la sella si rivolta, il manubrio si abbatte e la camera d'aria sbuffa. O forse non era la camera d'aria. Magari non era uno sbuffo.
Si riparte dopo un panin au jambon, qualcuno dimentica la bici, immediate proteste alla pinarello.
Lo chef Mauro oggi propone ridotto allo zafferano. Piccola spesa e sistemazione in albergo deux etoiles chambre 9 ultimo piano. Piove con convinzione. Paola e Nico ci raggiungono. Cena al ristorante côte jardin, cucina destrutturata con uso sifone.

Allora: ti piace il ciclismo? Mavaffanculo!

Risotto!

Ma se Mauro è qui, chi sta guidando il camper?

Saint Maximin

5que
 
cinqué

Saint Mavimin - Arles
km 116,6 km. media 24,5 km/h. Dislivello 530m.
Le note di Carlo:
Mattino troppo bello, colazione in bresseire dove incontriamo un anziano signore che si ricorda del passaggio del Tour con Coppi maglia gialla e Bartali che inseguiva. Si pedala fino ad Aix en Provence dove incontriamo le fanciulle. Giretto a piedi in centre ville e il Capitano fa incetta di blocchi di sapone alle varie essenze, affidandoli allegramente a Nico per il trasporto. Saluti e foto alla fontana centrale con bici. E via verso Lancon. Bella campagna, vigne, manze, pecore e sopra la testa la patrouille acrobatica in addestramento.
Lo chef Mauro propone un'ottima arrabbiata (sugo buitoni) migliorata con un'aggiunta personale, fagioli cannellini con cipolla e tonno. Per i più coraggiosi (tutti) tarte de fromage de tête au poivre, e via di nuovo per una strada alberata e poco trafficata a parte due esagerate barche su camion. Suggestiva immagine di una mandria di cavalli con puledri. Si arriva ad Arles e ci sistemiamo al Relais de Poste. Buon albergo!!! camere con cesso o cesso di camere. Cena con bouillabaisse passeggiata di resti umani tra resti romani.

promenade

lasuapaola

savon comme se piovess

All'improvviso: la patrouille!

trova il ciclista

Cicci, sono ad Arles! tvumdb, Carlo

permett?

romanità

Quel che resta del giorno

6ei
 
sisé

Arles - Narbonne
km 181.6 km. Media 26,6 km/h. Dislivello 394m.
Le note di Carlo:
Piove allegramente ma si parte ugualmente. Per fortuna la visita alla boulangerie patisserie vicina mi dà la giusta carica a base di croissant, bignè au café, tarte au chocolat e via verso la camargue.
Stagni e fenicotteri rosa che neppure i fischi del capitano riescono a smuovere. La pioggia è cessata, tramutandosi in vento che ci respinge tutto il giorno. Sosta tecnica ad Aigues Mortes per un caffè e qualche crêpes alla nutella. Paese capolavoro dell'urbanistica medievale, catrum romanum edificato sul delta del Rodano. Due passi con bici al seguito, mettendo il naso in uno straodinario negozio di dolciumi, con montagne di biscotti (le uniche asperità di giornata) e caramelle di mille colori e profumi. A sète ci rifocilliamo all'inizio di una lingua di sabbia di oltre oltre 20 km che separa la laguna di Thau dal mare. Arrivo a Narbonne alle e pernottamento e cena all'hôtel d'Occitanie. Giretto serale in città, ove erano già arrivati i romani per la via Domizia, ma senza tutto 'sto vento.

Arrivati vivi a Aigues Mortes

Una delle quattro vie di Aigues Mortes

Ah, Luigino, Luigino; tutto ci parla di te!

guarda l'aeroplano

parietti

bon bon

un bel primo piano del potente mezzo della ditta Vagamondo di Pallanza, leader europeo delle vacanze autogestite

Emilia: chettisei persa!

La spiaggia di Sète

7tte
 
seté

Narbonne - Figueres
km 157.6 km. media 26,3 km/h. Dislivello 1'265m.
Le note di Carlo:
Bella costa verso il confine con villaggi sul mare e belle baie. Siamo cirocndati da vigne che scendono fino al mare (di cui ho prodotto cospiqua documentazione fotografica). Hotel Los Angeles (!) e cena al Gallo Rojo.
Poche righe perché la testa è stanca. La rappa è stata un continuo saliscendi, solo che mi ricordo solo i sali. E anche i Pirenei sono alle spalle.

Colazione al night club

Vigne: Carlo va in fibrillazione

una serie di baie stupende a ridosso del confine

Spagna!

Tuttodalì

Cultura Cultura Cultura

8tto
 
octava

Figueres - Barcelona
km 144.9 km. media 23,2 km/h. Dislivello 860m.
Le note di Carlo:
Bella giornata fino alla caduta di Paolo. Grande spavento ma si rialza e taglia per primo il traguardo al Mirador Colon, dove ci attende un comitato accoglianza, Nico e Paola, per il brindisi con champagne spagnolo. E il resto è vita!

Con grande sorpresa troviamo il camper dove l'avevamo lasciato. il capitano fa un rapido quanto accurato servizio catena a tutti per presentarci in ordine alla passerella finale

Luca mangia sempre, sicché mettiamo all'ordine del giorno della prossima riunione sunavia l'eliminazione della cassa comune. eccheccazzo!

Signora Liliana non guardi!

Lasciamo il camper presso un campeggio a pochi km da barcelona e subito siamo circondati dai clienti che ci chiedono informazioni sulla ditta vagamondo, conosciutissima e stimata anche in catalunya

Plaza del colom! Convinciamo a fatica due turiste più straniere di noi a farci solo la foto ricordo

Con immensa sorpresa sotto il Colon troviamo due turiste di Verbania che ci offrono addirittura il champu

Paolo è giustamente il più festeggiato: in sei mesi è passato dal divano a Barcellona!

Paolo, Luca, Carlo e il Capitano

Sunabarcelona

9ve
 
barcelona

Trova il ciclista

9

9

Sugnet