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1no
 
première

ecco da chi ha preso la faccia armstrong

è una fresca mattina di maggio: i pupi salutano i papi

con il sostegno dell'erede delle sue scarpe da calcio, luca inforca una bici pitturata in francese da un daltonico

discesa: fino a qui tutto bene

intanto sul lato nord del piazzale est della ditta vagamondo, gli specialisti dell'alfa romeo verificano minuziosamente il potente camper che ci seguirà fino a paris

i volti paiono soddisfatti: il mezzo meccanico è perfetto. lo saranno anche i muscoli dei ciclopi?

il capitano trova una magagna nella bici di carlo. ma si sa, è come la finanza: se vuole, qualcosa lo trova sempre

gino carica la chitarra silent, il pianoforte silent, la batteria silent, l'orchestra filarmonica silent

e lalleau resta silent e perles

eh vabbè, mica li dovete suonare voi!

pina: a noi due!

'no papà: non c'è più la pellicola!'

carlo fa le prove aerodinamiche o aerofagiche

lisa allieta un po' tutti e in effetti dopo siamo tutti un po' lieti

leonardo adriano francesco negri ferrari viendalmare vainengadina von cadrof. ma come si fa ad abbandonare un tortellino così?

formazione al completo, con il piola e un suo amico che ci taglieranno l'aria fino all'attacco del sempione

è il momento di partire: coppie che si dividono

e coppie che si formano

una coinvolgente immagine del piazzale della pesa, occasionalmente utilizzato come partenza, poiché al parcheggio del cimitero di suna sono in corso i lavori di edificazione delle tribune

chiudere i boccaporti: si salpa!

ci attende il sempione: 40.7 km di salita, 2005 msm, dislivello di 1733 m.

estikatzi!

un'altimetria d'epoca, con gustose indicazioni

attraversiamo paesaggi danteschi

incrociamo viaggiatori inattesi

sudiamo ogni metro

avanziamo in scioltezza

e finalmente conquistiamo la vetta

una barretta, prima di prenderci la briga di scendere a briga

prima o poi è sempre tutta discesa

chissà come hanno fatto il ponte che abbiamo fatto?

sion!

scendiamo al duca di savoia, non so se mi spiego

il capitano con il suo famoso passo spinta e carlo con il suo celebre buco nello stomaco

c'è chi fa stretching per i muscoli e chi per aprire 'sto cazzo di sportello!

lalleau scorge un paparazzo e lo guarda brutto

carlo scorge un menù e lo guarda bene

2ue
 
deuxième

Seconda tappa da Sion a Vallorbe, 132 km di pianura, a parte le salite e le discese

nell'ampia vallata tra sion e martigny il capitano ci indica le prossime imprese: il rosa, il bianco, il cervino. a noi in effetti basterebbe superare il prossimo cavalcavia

a martigny svoltiamo verso nord, direzione losanna

approdiamo sul lago lemano, che sarebbe il campo di regata della prossima coppa america, se solo fosse salato. ma che ve lo dico a fare, siete ciclisti

montreaux

e finalmente vallorbe

ebbri di fatica diventiamo ebbri di birra

la stazione meteo del 1918, con le previsioni per quel giorno

la cittadina di frontiera ha i suoi bei perché

perché

altri perché

super perché

scendiamo al motel des jurats

bici in ordine secondo l'ordine d'arrivo

mentre noi pensiamo solo a mangiare e bere, il capitano fa un consutivo della tappa appena terminata e si esercita con il francese, ripetendo turdefrans. domani è già gallia

la maglia del giro riguadagna la valigia: da domani mellow johnny's

3re
troisième

3rza tappa breve: 90 km da vallorbe (ch) a besançon, francia. a poche centinaia di metri dal motel varchiamo il confine: son bei momenti

si ricomincia con il mangia e bevi

ecco perché la maglia del tour è gialla

cambio camera d'aria. il capitano, che gonfia una 8 atmosfere con una sola pompata, mi insegna che rondella e cappuccio della valvola non servono a nulla. la prima di tante lezioni

l'impareggiabile lalleau ha posteggiato il camper proprio dove il capitano voleva appoggiare la sua bici: che affiatamento!

potendo scegliere, carlo l'appoggia a un barbeque

nel nostro piccolo, un primo traguardo

gino spiega a luca come e perché investire nel mattone

indovina chi ha creato questa installazione

il cielo diventa enorme

nel primo pomeriggio arriviamo a Besançon: meravigliosa città edificata sull'ansa di doubs

è dominata da una fortificazione notevole (a quanto ci dicono, perché di salita, per oggi, ne abbiamo fatta abbastanza)

parcheggio extra muros

intra muros

gente di intra

la veille ville è un'autentica bomboniera

ma dove sono i bon bon

allez allez

stradine e vicoli sbocciano in enormi piazze inattese (qualunque cosa voglia dire)

il romanticismo è sempre dietro l'angolo

e pure lo stile impero

cena

poi a letto presto che è tardi

4ttro
 
quatrième

quarta tappa: besançon-chaumont, 137 km tra campi di soia e mangia alternati a bevi: la francia è un tapis-roulant che porta a parigi

lalleau fotografa di tutto: anche se stesso

paysage

paisà

carlo in aperto conflitto col cambio. ah, ma quando avrò lo sram!

soia

mangia

bevi

mangiano

bevono

attraversiamo la sôane a gray

sulla sponda incontriamo un pescatore locale, proprio nello stesso giorno in cui facciamo 53,800 di media, per un totale di 296 km, quasi tutti con vento contrario

boucolisme

attraversiamo langres, città natale di diderot, a cui dobbiamo l'enciclopedia e, oggi, un'ombra ristoratrice

il capitano mangia di gusto

rimangia

e i bevi sarebbero anche confortanti se non fossero messi sempre appena prima di un altro mangia

finale di tappa a chaumont, città da cui siamo passati perché è gemellata con ivrea

Ti ho detto che ho fatto la fausto coppi?

5que
 
cinquième

da chaumont a romilly-sur-seine: 139 km e, finalmente, la senna

con qualche rimpianto lasciamo il bell'albergo che ci ha ospitati

pedala che ti pedalo transitiamo nei pressi al memoriale di Charles DeGaulle a colombey-deux-eglises: siamo nella storia

ipse dixit

la centrale nucleare fa una certa impressione

digressione, sorprendentemente apprezzata dal gruppo, attraverso la forêt d'orient

con pranzo sul lago d'auzon temple. più o meno tutti pensano: abbiamo fatto 20 km in più, ma ne valeva la pena. e poi le zanzare non sono nemmeno così grandi

i paesaggi sono veramente impressionisti

a cosa pensi?

alla cena

troyes

troyes encore

all'improvviso tutto si chiama sur-seine

tipo: mery-sur-seine

sixsième

6° e ultima tappa: romilly-paris, 123 km, dai campi di soia agli champs eliséese centinaia di metri dal motel varchiamo il confine: son bei momenti

paris: tout droit

a 100 dall'arrivo inizia la bagarre per la volata

carlo chiama la sosta a brie comte robert, confidando in un erborinato, ma niente

optiamo per il miglior restorante di francia, e gino e il capitano si scambiano impressioni sulla depilazione

cruditè et nuditè

allez allez

carlo scorge in uno stipetto un borgogna di cui ci eravamo completamente dimenticati

e lo mette in un posto dove non può dimenticarselo

costeggiamo provins, ma non troviamo l'entrata

ici c'est paris

???

triomphe

autre triomphe

concorde

les petit reines

encore triomphe

satisfaction

fraternité

parbleu! il y avait aussi le train

7tte
 
paris

sunaparis